| Primavera Teatro 2016 - 2017 (Dodicesima Edizione) | 
	
				
				 
				
				Mercoledì 8 e Giovedì 9 Febbraio 2017
				La Compagnia dei Ragazzi
				LA GUERRA DI MARTIN
				Ispirato a La guerra di Martin Senzasperanza di Francesco 
				Silvestri
				
				
				Con: Marie Claire Arduini, Teresa Baccaro, Alessandra Bugio, 
				Eleonora Cascone, Francesco Cercola, Filomena Cercola, Francesco 
				Cordone, Chiara Cordone, Karol De Maio, Aurora De Rosa, Arianna 
				Lamberti, Jacopo Napoli, Caterina Nocera, Carolina Palombo, 
				Errico Pisciotta, Vincenzo Sabatino, Leonilde Vastola, Pio 
				Christian Rosa
				
				Adattamento: Nicolantonio Napoli
				Luci: Enzo Civale
				Scene e istallazione: Pippo Carosetti
				Regia: Antonetta Capriglione
				
				
				Tecnica:
				Teatro d’attore e danza
			Durata: 65 minuti
			Età consigliata: 6 - 11 anni
			
				Lo spettacolo tratto da La guerra di Martin Senzasperanza, di 
				Francesco Silvestri, ha permesso di parlare della guerra, della 
				sua gravità e delle sue tragedie attraverso un linguaggio 
				favolistico, leggero, veloce, godibile e accattivante.
				
				
				La guerra di Martin nasce da una seria e precisa preoccupazione 
				per la guerra che i nostri ragazzi vedono e sentono in 
				televisione, preoccupazione che manifestano in forma di domande 
				che spesso disorientano.
				
				
				Il primo obiettivo è stato far lavorare/giocare i ragazzi su un 
				argomento così impegnativo in modo divertente e allegro, a 
				cominciare dall’uso di un linguaggio semplice e immediato, 
				utilizzando tecniche di affabulazione e drammatizzazione che 
				aiutano la socialità e lo sviluppo del senso critico e morale.
				
				
				E’ la storia di Martin Senza speranza, scemo legale, che 
				combatte, a modo suo, contro la guerra e quelli che la fanno. Ed 
				è la storia di Ario che come Martin odia le guerre e le 
				sopraffazioni; e quando il mondo è in guerra, come spesso 
				accade, c’è sempre qualcuno che non intende combattere perché è 
				convinto che non sia giusto.
				
				
				Ma è anche la storia del perfido Generalissimo Scorfi, sempre in 
				assetto di guerra, che vive solo per la guerra e se la guerra 
				non ci fosse lui la inventerebbe; e della Signora Morte, bella e 
				gentile a differenza di quel che si crede, eccetto ‘farsi 
				brutta’ davanti alle ingiustizie e alle disuguaglianze, perché 
				davanti a lei tutti sono uguali.
				
				
				Il tema della guerra è qui trattato come un viaggio nella 
				fantasia, un percorso che attraverso il linguaggio teatrale, 
				manifesto della pedagogia teatrale di Casa babylon, riconosce 
				nel gioco teatrale una risorsa per il contesto scolastico, 
				mantenendo da un lato la specificità dell’evento teatrale e 
				dall’altro la LEGGEREZZA necessaria per rispondere ad una 
				crescita consapevole. Leggerezza che Martin Senzasperanza, scemo 
				legale, ci insegna ad avere.